Il Codice del Terzo settore (DLgs. 117/2017) modifica il quadro delle agevolazioni previste ai fini IVA per il settore socio-sanitario, in quanto riformula la categoria degli enti che possono fruire del regime di esenzione IVA previsto dall'art. 10 co. 1 nn. 15), 19), 20) e 27-ter) del DPR 633/72.
Con il completamento della riforma, infatti, la parola "ONLUS" contenuta nelle disposizioni citate verrà sostituita con quella di "enti del Terzo settore non commerciali", facendo riferimento, perciò, agli enti che rispettano i requisiti di cui all'art. 79 co. 5 del DLgs. 117/2017.
Gli Autori rilevano come tale novità imporrà agli enti che operano nel settore socio-sanitario, ma anche in ambito socio-assistenziale ed educativo, alcune valutazioni per l'accesso al Terzo settore, che tengano conto sia del modello organizzativo, sia della tipologia di entrate.
Ad esempio, adottando un'interpretazione restrittiva dell'art. 10 n. 27-ter) del DPR 633/72, ancorata alla sola qualifica di ente del Terzo settore, potrebbero essere escluse dall'esenzione IVA le imprese sociali che operano nel settore socio-assistenziale.