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Decreto ZES Unica: Una Spinta Economica per il Mezzogiorno

  nicola.parrinello
  19 Mag, 2024
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Il Decreto ZES Unica, recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, rappresenta una mossa strategica per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno. In questo articolo, esploreremo in dettaglio il decreto, le sue implicazioni, e come esso possa essere sfruttato dalle imprese per ottenere benefici fiscali e incentivare investimenti produttivi.

Introduzione

Il Decreto ZES Unica è stato emanato con l'obiettivo di rafforzare le politiche di coesione e stimolare l'economia nelle regioni del Sud Italia attraverso la creazione di una Zona Economica Speciale (ZES) unica. Questo decreto è frutto della collaborazione tra il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, e il Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Obiettivo del Decreto

L'obiettivo principale del decreto è promuovere investimenti nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) tramite un sistema di agevolazioni fiscali. Questo si traduce in un credito d'imposta per le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive situate nelle ZES.

Beneficiari

Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato, già operative o che si insediano nella ZES unica. Tuttavia, sono escluse le imprese operanti nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti (eccetto magazzinaggio e supporto ai trasporti), dell’energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga, e nei settori creditizio, finanziario e assicurativo.

Investimenti Ammissibili

Gli investimenti ammissibili includono:

  • Acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature.
  • Acquisto di terreni.
  • Realizzazione o ampliamento di immobili strumentali agli investimenti.

Sono esclusi i beni destinati alla vendita e i materiali di consumo. Inoltre, per essere agevolabili, gli investimenti devono essere effettuati tra il 1° gennaio 2024 e il 15 novembre 2024.

Misura del Credito d'Imposta

Il credito d’imposta è determinato sulla base della dimensione dell’impresa e della regione in cui viene effettuato l’investimento:

  • 40% per gli investimenti in Calabria, Campania, Puglia (ad eccezione delle zone coperte dal Fondo per una transizione giusta) e Sicilia.
  • 30% per gli investimenti in Basilicata, Molise e Sardegna (ad eccezione delle zone coperte dal Fondo per una transizione giusta).
  • 50% per le zone specifiche del Fondo per una transizione giusta in Puglia e 40% in Sardegna.
  • 15% per le zone assistite dell’Abruzzo.

Per i progetti di investimento superiori a 50 milioni di euro, la misura dell’aiuto è calcolata secondo la metodologia dell'«importo di aiuto corretto».

Procedura di Accesso

Le imprese interessate devono comunicare all'Agenzia delle Entrate le spese ammissibili sostenute e quelle previste tra il 12 giugno e il 12 luglio 2024. La comunicazione può essere modificata o annullata entro il termine stabilito. L'ammontare massimo del credito d’imposta fruibile sarà determinato in base alla percentuale stabilita dall'Agenzia delle Entrate entro dieci giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle comunicazioni.

Modalità di Fruizione

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite il modello F24, a partire dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate e comunque non prima della realizzazione dell’investimento. Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui è stato riconosciuto e nei successivi periodi fino a quando non è completamente utilizzato.

Controlli e Sanzioni

L’Amministrazione finanziaria applica gli articoli 31 e seguenti del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 per le attività di controllo sugli investimenti effettuati. In caso di utilizzo indebito del credito d’imposta, sono previste sanzioni e il recupero delle somme indebitamente fruite.

Conclusioni

Il Decreto ZES Unica rappresenta un'opportunità significativa per le imprese del Mezzogiorno di ottenere benefici fiscali sostanziali e promuovere lo sviluppo economico regionale. Le agevolazioni offerte possono incentivare gli investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature, contribuendo così al rilancio dell'economia nelle aree meno sviluppate del Paese.


Contatti

Per ulteriori informazioni o per assistenza nella preparazione delle comunicazioni necessarie per accedere al credito d’imposta, non esitate a contattare i nostri esperti.

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